CALVIZIE, ALOPECIA: SOLO EREDITARIETÀ?

Per calvizie si intende una mancanza di capelli, di qualunque natura o intensità essa sia. Ovviamente più è diffusa e più intensa sarà la tensione sottostante vissuta dall’individuo. Anche l’età dell’insorgenza della caduta di capelli è indice di quanto profondo sia il disagio vissuto.

I capelli rappresentano il concetto di autorità e, quindi, anche le persone o situazioni che la rappresentano.

L’Autorità è qualcuno che ci “comanda” che ci dice cosa fare. In tenera età è rappresentata dalla figura dei genitori, il padre in particolare, anche se in molte famiglie è la mamma a tenere le redini. In età più avanzata l’autorità prende le veci dei nostri capi sul lavoro, ma anche dei politici, la polizia, un tribunale, un medico col camice.

Per chi fosse libero professionista potrebbe essere rappresentata anche dal mercato, dalla concorrenza, dai clienti, una proprietà aziendale, un consiglio di amministrazione, un direttore di banca.

Se la persona dovesse “soffrire” l’autorità percepirà il suo operato prevalentemente come punitivo e solo occasionalmente come di aiuto, di sostegno. Questo creerà un distacco verso l’autorità stessa che verrà poco ascoltata, e con la quale un dialogo sarà difficile: avvicinarsi vorrebbe dire rischiare di essere punito.

In pratica questo meccanismo produrrebbe un’ostilità o un non sentirsi capito, anzi giudicato dall’autorità in generale, e verso alcune persone in particolare, salvo quelle che la pensano come il soggetto. Cioè la persona tenderà ad avere, anche da adulto, atteggiamenti di ribellione, perfino di sfida verso l’autorità stessa, situazione tipica dell’età adolescenziale nella quale questo tema esplode in tutta la sua forza.

Cosa potrebbe accadere quando un individuo con una siffatta relazione dovesse essere chiamato a svolgere un ruolo di autorità, per esempio se dovesse crescere dei figli, calvizie alopeciaformarsi una famiglia o essere a capo di un gruppo di lavoro?
Farà una grande fatica ad impersonare un ruolo che ha combattuto, osteggiato, magari negato nella sua testa. Il risultato sarà una grande difficoltà a farsi obbedire, ad avere le idee chiare, a sostenere il peso di un’autorità nella quale fa fatica a riconoscersi, a prendere posizione e decisioni.

Anche un’autorità inesistente o non presente potrebbe creare disagi e difficoltà: un figlio necessita di un genitore per essere guidato. In caso di morte prematura, malattia del padre o semplicemente perché via per lavoro o con una personalità invisibile, il figlio potrebbe non sentirsi sostenuto, amato, di fatto abbandonato.

L’idea che si può formare nella testa è che l’autorità ti abbandona. In questo caso potrebbe far fatica, nella vita, a trovare autorità che gli stiano vicine: potrebbe attirare capi assenti o che non gli diranno cosa fare. Con un simile trascorso alle spalle, sarà ancora difficile impersonificare un’autorità presente, anche per la mancanza di esempi dinanzi a sé di cosa voglia dire essere autorità.

Come mai sono gli uomini ad essere maggiormente colpiti dalla calvizie?

Sappiamo che la relazione con il genitore omologo (cioè dello stesso sesso) è più delicata in quanto dovrebbe rappresentare ciò che il giovane virgulto diventerà da grande. Siccome nella tradizione il ruolo di autorità viene associato alla figura paterna, ecco che nella relazione col padre sono gli uomini a soffrirne maggiormente. In questo senso il fattore ereditario si sposa perfettamente con il punto di vista psicologico.

calvizie alopeciaTutte queste persone sono chiamate, nel loro processo di crescita, ad assumersi le proprie responsabilità, a vivere sempre più intensamente il ruolo di comando.

Da ultimo un’immagine che ci viene trasmessa dalla storia religiosa: Dalila che, tagliando i capelli a Sansone, ne limita la sua forza. Ma in un uomo la sua forza non è solo quella fisica, ben più rilevante è quella psicologica interiore: la propria autorità.

Esempi reali.

Uomo di circa 30 anni che dall’età di 24 quasi completamente affetto da calvizie. Perse il padre, malato da tempo, a 26 anni. Il suo legame con lui era affettivamente molto forte, anche se non reciprocamente espresso. Sentendosi abbandonato fatica a prendere in mano la sua autorità, prendere decisioni, sapere dove andare.

Donna di 55 anni con un grande diradamento ai capelli che la costringe, di tanto in tanto, all’uso di parrucche. La sua infanzia è stata costellata di forti autorità: un padre padrone, una madre forte ed una sorella, con la quale ha convissuto tutta la vita, altrettanto determinata. Il suo carattere diventa fragile e sottomesso, la propria autorità quasi inesistente al punto da non riuscire a prendere le decisioni più semplici.

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