La ghiandola pineale: un’antenna?

GHIANDOLA PINEALE: UN’ANTENNA RICETRASMITTENTE?

Intervista di Franco Bianchi al medico brasiliano Sergio Felipe de Oliveira, che da anni cerca di coniugare medicina e spiritualità.Tra i suoi studi, da una parte gli stati di trance e i viaggi astrali, e dall’altra la funzione della pineale, una ghiandola molto importante, ma ancora misteriosa e piena di affascinanti ipotesi.

Sergio Felipe de Oliveira è un medico che lavora a San Paolo (Brasile) in clinica generale e nel reparto psichiatria per pazienti complessi. È specializzato in anatomia e neuroanatomia delle ultrastrutture cerebrali (la neuroanatomia è la branca dell’anatomia che studia l’organizzazione anatomica del sistema nervoso), formazione che ha avuto un forte impatto nella sua formazione in psichiatria e neurologia. Si occupa dello studio della ghiandola pineale, in collaborazione con vari centri ed università di tutto il mondo.

Ghiandola Pineale e spiritualità
Gli chiediamo prima di tutto i dettagli del il suo progetto.
«Per poter studiare la ghiandola pineale umana ho avuto la necessità di affrontare il tema della spiritualità. Il rapporto tra medicina e spiritualità oggi è oggetto di lavoro ricerca scientifica. Da oltre trent’anni sto lavorando in questi due ambiti in contemporanea; è buono sapere che la medicina tradizionale ha già incorporato la medicina spirituale».
D. Come?
R. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già modificato il concetto di malattia e pinsalute. La salute prima era coniugata con il fatto di non avere malattie, ovvero era definita come l’assenza di malattia; ora si accetta e si definisce che la salute è anche qualità della vita e che, quindi, può essere misurata facendo riferimento ad ulteriori aspetti come quelli biologici, fisiologici, psicologici, sociali, ambientali e perfino spirituali. Il tema della spiritualità è così entrato nel raggio di interesse della medicina. Io studio anche la semiologia (per semiologia o semiotica s’intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale e non verbale) del dominio spirituale.

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Ghiandola pineale di un giovane (in alto) e di una persona avanti con l’età (sotto). Le foto fanno parte della Dissertazione di Mestrado depositato presso l’Instituto de Ciencias Biomedicas de Sao Paulo, Brasile.

D. Cosa vuol dire? Con gli strumenti medici come puoi conciliare aspetti spirituali?
R. Io studio in particolar modo gli stati di trance e le cosiddette possessioni spirituali, che in Brasile è un campo di ricerca specifico all’interno della ricerca medica tradizionale. Studio i fenomeni che avvengono nel cervello e nell’organismo, a partire dal sistema nervoso autonomo, sia negli stadi di uscita dal corpo come negli stati di possessione spirituale o canalizzazione di spiriti. Analizzo questi aspetti tenendo conto delle diverse culture che offrono le proprie spiegazioni; tuttavia cerco anche i segnali che la biologia ci mostra in questi processi. Ho capito che in diverse malattie fisiche e psichiatriche esiste un componente dell’ambito dominio spirituale che, se non viene diagnosticato, aiuterà il perpetrarsi della malattia.
Pineal 8In molti settori come dolori cronici, epilessia, molti tipi di malattie psichiatriche, malattie cardiovascolari di difficile controllo, malattie autoimmuni, oppure oncologiche come i tumori, io cerco di trovare una forma di interrelazione con le componenti spirituali preconizzate da diverse culture con quelle della medicina tradizionale per individuare uno spazio di integrazione comune con le cure integrative.
D. Quale parte del cervello studi in particolare?
R. Una zona della parte encefalica costituita dalla ghiandola pineale, che oggigiorno è riconosciuta come un organo biologico e con un’attività sensoriale magnetica.
D. Cosa ci può dire di più sulla ghiandola pineale? Quali sono i risultati dei suoi studi o le tesi sulle quali sta lavorando?
R. Lavorando con il microscopio elettronico abbiamo potuto scoprire che la teoria secondo la quale la ghiandola pineale si calcifichi e perda la sua funzione presente in adolescenza è errata, poiché ciò non avviene. In realtà non esiste alcuna calcificazione della ghiandola, intesa come se fosse una distruzione della ghiandola stessa, ma assistiamo alla formazione di cristalli di apatite che hanno un’attività funzionale, cioè la ghiandola inizia a funzionare in un modo particolare. (Con il termine di apatiti vengono denominati alcuni minerali, in particolare la clorapatite, la fluorapatite e l’idrossiapatite. Le apatiti vanno considerate strutture ioniche e di conseguenza sono caratterizzate da un elevato punto di fusione, oltre i 1400 °C, e una notevole durezza, n.d.r.).

Questi cristalli presentano delle micro circolazioni, una vera struttura microscopica organizzata e sono strutture complesse: si presentano in cerchi concentrici ed hanno un’attività magnetica con una sensibilità particolare. Inoltre, avendo una grande quantità di elettrodi sulla superficie,  interferiscono con il campo magnetico. È come ci trovassimo davanti al seguente fenomeno: un campo magnetico arriva e tocca un cristallo, da qui rimbalza per finisce addosso ad un altro cristallo, poi ad un altro, fino a generare una sequenza.
Se quel campo magnetico iniziale fosse impregnato di un’informazione, la ghiandola pineale si presterebbe a trasportare questa informazione, praticamente la rapisce e questo, nella pratica, dà origine ad un fenomeno che conosciamo come comunicazione telepatica, o quello che altri definiscono un fenomeno di incorporazione o di canalizzazione. Non si tratta di un vero canale di comunicazione, ma piuttosto di un quantum che la ghiandola capta in un piano di informazione quantica. Non si tratta di una forma di comunicazione direttamente con uno spirito, ma un campo di informazione con l’identità di chi ha emesso questa informazione. Come se si trattasse di captare il segnale di un telefono cellulare che trasmette immagini e tutte le informazioni relative al proprietario, ma è solo un segnale: il proprietario non c’è.

D. Secondo i suoi studi, come si fa a mantenere in perfetta efficienza la ghiandola pineale?
R. Sono arrivato alla conclusione che non bisogna preoccuparsi della propria ghiandola pineale, ma di trasformare i propri sentimenti in amore e pace. Dopodichè la ghiandola pineale saprà cosa fare.

di – mercoledì 13 luglio 2016
Tratto da Karmanews

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